Bruxismo
Il bruxismo è un’abitudine inconscia di stringere o digrignare i denti. Ci sono molte occasioni che nella vita quotidiana ci fanno stringere i denti durante il giorno o digrignare i denti durante la notte. Queste abitudini possono essere spesso causate da situazioni stressanti, ma possono anche essere dovute ad altri motivi, come i farmaci che vengono assunti o a causa di problemi di equilibrio di diversi componenti dell’organismo come la serotonina e la dopamina.
A causa di questo serraggio il paziente può soffrire di dolori muscolari alla mascella o alla testa, dolore alle articolazioni, dolore al collo, usura o frattura dei denti, nonché perdita di sostegno dei denti e spostamento degli stessi.
La gnatologia
La gnatologia si occupa del trattamento delle disfunzioni dell’apparato stomatognatico, ovvero delle problematiche relative alle funzioni della bocca e dell’articolazione temporo-mandibolare.
Le disfunzioni della bocca prendono il nome di DTM (Disturbi Temporo-Mandibolari) o DCM (Disfunzioni Cranio-Mandibolari) e sono un gruppo eterogeneo di alterazioni che possono essere anche molto disagevoli per il paziente.
I sintomi principali sono dolore, rumori articolari durante i movimenti mandibolari (detti click) e limitazione dei movimenti mandibolari; possono essere lievi e non dare alcun fastidio al paziente come essere intensi ed invalidanti.
La tendenza di questi sintomi è al peggioramento con gli anni e non vanno sottovalutati soprattutto nei pazienti anziani che hanno perso molti denti e che non hanno una protesi che sostituisca gli elementi dentari persi. Una visita di consulenza dallo specialista può evidenziare questi disturbi che con una terapia adeguata possono essere tenuti sotto controllo.
Diagnosi
Una visita di consulenza dallo specialista può evidenziare questi disturbi
La visita gnatologica si avvale spesso di questionari che vengono proposti al paziente e di indagini radiologiche e funzionali; solitamente viene prescritta una placca di svincolo (o placca di Michigan) che consente di rilassare i muscoli delle mascelle e riposizionare correttamente le due arcate dentarie.
I fattori chiave nello sviluppo di questo tipo di patologie sono lo stress e l’occlusione; la prima terapia sarà quindi incentrata nella rimozione di questi fattori causali attraverso riduzione della tensione emotiva e riabilitazione protesica o correzione di protesi incongrue. Successivamente se il disturbo permane potrà essere necessaria la prescrizione di farmaci o trattamenti fisioterapici.
La disfunzione temporomandibolare è un insieme di alterazioni dell’articolazione temporomandibolare e delle strutture anatomiche che la circondano, che di solito non sono diagnosticate come causa di cefalea e disturbi facciali di varia intensità fino al 50% della popolazione.
Quali sono le cause?
Le malattie dell’articolazione temporomandibolare sono causate da un’alterazione degli elementi che compongono il sistema masticatorio, che rompono l’equilibrio e costringe gli altri ad adattarsi al cambiamento:
- Denti
- Gengive
- Mascella
- Muscoli
Ci sono anche altre cause di origine non dentale legate a questa patologia come:
- Stress emotivo
- Depressione
- Sognare
- Alterazioni metaboliche (ipotiroidismo, alterazioni mestruali, …)
- Alterazioni nel cibo (bulimia, anoressia, deficit vitaminico, …)
- Disturbi reumatici (artrite reumatoide, lupus eritematoso, …)
La cura
Lo studio odontoiatrico Nicolai Martinez provederà a condurre uno studio esauriente del caso con un’esplorazione specifica di quell’area e verrà dettato un rapporto sulla situazione.
Questi trattamenti hanno lo scopo di cercare di bilanciare lo scompenso in cui il paziente arriva. Per questo possiamo eseguire diverse tecniche come:
- Regolazione occlusale: Trattamento progettato per migliorare la funzione della bocca in modo statico e dinamico. La terapia è fatta per eliminare le contratture muscolari, i cosiddetti punti di innesco muscolare e migliorare le aree legamentose.
- Molaggio: Si tratta di eliminare i contatti dentali che causano il malfunzionamento della bocca e di sovraccaricare sia l’articolazione che la muscolatura portando al dolore.